Sgomberi, dopo Federproprietà anche Anci sollecita un Piano Casa

“Dell’emergenza abitativa deve farsi carico lo Stato. Per questo chiediamo da un lato un Piano Casa,
che e’ compito del ministero delle Infrastrutture produrre. Dall’altro finanziamenti, risorse per la spesa corrente dei
comuni per finanziare dormitori a bassa soglia e per ristrutturare immobili confiscati e molto opportunamente messi
a disposizione degli enti locali. Altra formula e’ l’housing sociale per avere affitti calmierati a circa 250 euro/mese e
riscattare dopo un certo numero di anni”. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in un passaggio del suo
intervento in diretta sia su Sky che su Radio 24. “Si parla dei beni confiscati come possibile risorsa per far fronte all’emergenza abitativa che ovviamente non riguarda solo chi era migrante e ha avuto il permesso, ma anche i
cittadini italiani. Noi sindaci li usiamo gia’ da tempo. In gran percentuale”, ha anche osservato De Caro, sottolineando
che l’emergenza abitativa ovviamente “riguarda anche i morosi inconsapevoli che hanno perso la casa perche’ hanno perso il lavoro, cosi’ come i senza fissa dimora. A loro si aggiungono i migranti che hanno ottenuto il permesso di soggiorno e aspirano ad avere un tetto sulla testa”. Come è noto, un vero e proprio Piano Casa, che manca da mezzo secolo, è stato sollecitato da Massimo Anderson, presidente di Federproprietà.

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